Definire una politica di professionalizzazione degli appalti pubblici, migliorare la formazione delle risorse umane e promuovere lo sviluppo e l’adozione di strumenti informatici in grado di semplificare e migliorare il funzionamento dei sistemi di appalti. Questi gli obiettivi delineati dalla Raccomandazione UE 2017/1805, pubblicata Gazzetta Ufficiale dell’Ue del 7 ottobre, relativa alla costruzione di un’architettura per la professionalizzazione degli appalti pubblici. Secondo l’UE, gli Stati membri dovrebbero sviluppare e attuare strategie a lungo termine di professionalizzazione degli appalti pubblici, adattate alle loro esigenze, risorse e struttura amministrativa.Tali strategie devono rivolgersi a tutti i soggetti che partecipano alle procedure di appalto e devono essere applicate in coordinamento con le altre politiche in tutto il settore pubblico e a livello internazionale. Gli Stati membri dovrebbero, inoltre, sostenere le amministrazioni aggiudicatrici nell’attuazione di strategie nazionali di professionalizzazione che portino ad una maggiore cooperazione tra i servizi interessati e tra le amministrazioni aggiudicatrici. Gli Stati membri dovrebbero anche individuare e definire le abilità e le competenze su cui ciascun professionista degli appalti pubblici dovrebbe essere formato, tenendo conto del carattere multidisciplinare dei progetti di appalti. Di conseguenza, dovrebbero sviluppare adeguati programmi di formazione capaci di: – sviluppare e/o sostenere lo sviluppo dell’offerta di formazione iniziale, a livello universitario e postuniversitario, e di altre formazioni professionali di livello iniziale; – fornire e/o sostenere un’offerta ampia, mirata e accessibile di formazione e apprendimento permanenti; – moltiplicare l’offerta di formazione attraverso soluzioni innovative e interattive; – trarre vantaggio dalla cooperazione accademica e dalla ricerca al fine di sviluppare una solida base teorica per soluzioni in materia di appalti. Infine l’UE raccomanda che gli Stati membri promuovano lo sviluppo e l’adozione di strumenti informatici accessibili in grado di semplificare e migliorare il funzionamento dei sistemi di appalti come: consentire l’accesso alle informazioni attraverso la creazione di portali unici online e promuovere un approccio strategico alla digitalizzazione mediante la standardizzazione, la condivisione, il riutilizzo e l’interoperabilità dei prodotti e dei servizi.Infine, dovrebbero fornire orientamenti volti a dare certezza giuridica sul diritto dell’UE e fornire buone pratiche facilmente accessibili e utilizzabili basate sull’esperienza degli operatori del settore.