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Codice Appalti, via al tavolo sulla fase transitoria


Si è svolto ieri il primo incontro del tavolo di lavoro sul nuovo Codice Appalti e le politiche urbane, promosso dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Il tavolo,annunciato nei giorni scorsi, durante l’assemblea nazionale dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), ha come obiettivi affrontare la fase transitoria del nuovo Codice degli appalti, analizzare l’andamento delle opere pubbliche e discutere le prospettive di crescita del settore con particolare attenzione alle politiche urbane. L’idea di avviare un tavolo di confronto e monitoraggio è nata per andare incontro alle preoccupazioni sollevate dall’Ance. L’associazione degli edili ha più volte chiesto una moratoria per consentire alle amministrazioni, fino alla fine del 2016, di bandire le gare già pronte basate su progetti definitivi anziché sui progetti esecutivi. Un’ipotesi che è stata respinta, con l’impegno ad avviare un confronto sulla fase transitoria. Si tratta del periodo in cui le nuove norme stanno convivendo col Regolamento attuativo del vecchio Codice Appalti (Dpr 207/2010) . La convivenza, lo ricordiamo, durerà fino a che non entreranno in vigore le linee guida dell’Anac e tutti i decreti attuativi di competenza dei Ministeri (ad esempio il nuovo DM Parametri e il decreto sui livelli di progettazione). “Si è trattato di un incontro molto positivo e anzi ringraziamo il Ministro di aver voluto convocare questo importante tavolo di lavoro, a meno di una settimana dall’annuncio di questa iniziativa, subito dopo la nostra Assemblea”, ha sottolineato il Presidente Ance, Claudio De Albertis. L’Ance ha voluto ribadire al Ministro “piena condivisione con i principi del Codice in materia di trasparenza e di lotta all’illegalità”, pur non mancando di sottolineare alcune “criticità in sede applicativa che stanno rallentando fortemente il mercato”. Attenzione è stata poi posta ai temi di rilancio delle politiche urbane e in particolare ci si è soffermati sul piano per il recupero delle periferie che rappresenta per l’Ance una delle priorità d’azione per restituire competitività alle città e al settore.

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