Dopo un processo di revisione lungo e contrastato, il 19 aprile 2016 è entrato in vigore il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 che revisiona integralmente il corpo normativo relativo ai lavori pubblici. Dopo i vari passaggi al Consiglio di Stato, alla Conferenza delle Regioni ed alle Commissioni competenti di Camera e Senato, il nuovo provvedimento è stato pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 10 alla Gazzetta Ufficiale 19/04/2016, n. 91, entrando in vigore lo stesso giorno. Di seguito esporremo un breve riassunto, dalla A alla Z, delle peculiarità riscontrabili nel testo approvato che è composto da 220 articoli suddivisi nelle seguenti parti:
Parte I – Ambito di applicazione, principi, disposizioni comuni ed esclusioni (artt. 1-34)
Parte II – Contratti di appalto per lavori, servizi e forniture (artt. 35-163)
Parte III – Contratti di concessione (artt. 164-178)
Parte IV – Partenariato pubblico provato e contraente generale (artt. 179-199)
Parte V – Infrastrutture e insediamenti prioritari (artt. 200-203)
Parte VI – Disposizioni finali e transitorie (artt. 204-217)
Abrogazioni (art. 217 d.lgs. n. 50/2016) Le abrogazioni vengono trattate nella Parte VI e nel dettaglio nel comma 1 dell’articolo 217 dove viene precisato che a decorrere dalla data di entrata in vigore del nuovo codice e, quindi, dal 19 aprile 2016 sono abrogati il vigente Codice dei contratti (d.lgs. n. 163/2006) ed il Regolamento attuativo (d.p.r. n. 207/2010) nonché tutte le altre 41 norme vigenti in contrasto con il nuovo codice. In verità è opportuno precisare che, all’articolo 216 rubricato “disposizioni transitorie e di coordinamento”, alcune parti del Regolamento n. 207/2010 resteranno i vigore anche dopo l’entrata in vigore del d.lgs. n. 50/216.