E’ attesa sulla Gazzetta Ufficiale di oggi la pubblicazione del Decreto Legislativo n. 50 recante “attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori speciali dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché sul riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture“.
Ieri il testo approvato dal Consiglio dei Ministri n. 112 di venerdì 15 aprile 2016 ha ottenuto la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato ed è stato inviato al Presidente della Repubblica per la firma e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Se come sembra, non dovessero esserci intoppi al Quirinale, il testo definitivo sarà pubblicato oggi.La novità inserita nel testo approvato, bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato, consiste nella differita abrogazione del Regolamento n. 207/2010. All’articolo 217 relativo alle abrogazioni è stato, infatti, inserito il comma 2 in cui è precisato che “Le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207, sono abrogate con effetto dalla data di adozione degli atti attuativi di cui al presente codice, che operano, in ogni caso, la ricognizione delle disposizioni che si intendono abrogare. Per le disposizioni che non formano oggetto della ricognizione, gli effetti abrogativi decorrono dalla data del 31 dicembre 2016, ove non incompatibili con il presente codice e ove non intervengano, anteriormente a tale data, ulteriori linee guida dell’ ANAC attuative dal presente codice, ancorché non previste”. Il dlgs. n. 163/2006 e tutte le modifiche successive nello stesso inserite dal 2006 ad oggi viene abrogato immediatamente dal giorno stesso della pubblicazione del d.lgs. n. 50/2016 sulla Gazzetta Ufficiale mentre il Regolamento n. 207/2010 (che resta in vita, oggi, per intero e nei mesi successivi parzialmente) sarà abrogato entro il 31 dicembre 2016 e le disposizioni nello stesso contenute saranno abrogate contemporaneamente all’adozione degli atti attuativi previsti nel nuovo Codice che dovranno operare, anche, la ricognizione delle disposizioni che si intendono abrogare.Possiamo, parlare, quindi di una entrata in vigore soft che potrebbe fare storcere il naso a qualcuno ma che è l’unica soluzione per evitare problemi i problemi che sarebbero potuti nascere con il Regolamento n. 207/2010 immediatamente abrogato senza il necessario supporto dei nuovi decreti e della linee guida dell’ANAC.
Applicazione del DLgs n. 50/2016
Il nuovo d.lgs. n. 50/2016 sarà applicato:
alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o gli avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente non siano stati pubblicati prima dell’entrata in vigore del D.Lgs. stesso;
ai contratti per i quali non è stata data pubblicità ai bandi e agli avvisi (in questi casi nel nuovo d.lgs. è previsto che le nuove norme devono essere applicate se alla data di entrata in vigore del nuovo d.lgs. non sono stai ancora inviati gli inviti a presentare offerte e, quindi, per esempio, nel caso di una procedura negoziata senza bando di gara dovranno essere applicate le nuove norme nel caso in cui la stazione appaltante non abbia ancora inviato la lettera di invito ai soggetti individuati a seguito di indagine di mercato).
Nessun problema, quindi, per l’abrogazione del d.lgs. n. 163/2006 mentre, come abbiamo già detto, il problema nasce per il Regolamento n. 207/2010 che, in parecchie materie (qualificazione delle imprese di costruzioni, livelli progettuali, regole per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura, esecuzione del contratto e contabilità), definisce misure regolatorie delle norme contenute nel d.lgs. n. 163/2006. Nel nuovo d.lgs. n. 50/2016 non è previsto un Regolamento attuativo che verrà sostituito da una molteplicità di atti (circa 50) costituiti da decreti ministeriali, decreti del Presidente del Consiglio, linee guida dell’ANAC. Ecco il motivo per cui il Governo, recependo le preoccupazioni del Consiglio di Stato ha deciso per un’abrogazione soft del Regolamento n. 207/2010 che resta oggi in vigore e per l’affidamento alla Cabina di regia di cui all’articolo 212 che curerà, se del caso con apposito piano di azione, la fase di attuazione del d.lgs. coordinando l’adozione, da parte dei soggetti competenti, di decreti e linee guida, nonché della loro raccolta in testi unici integrati, organici e omogenei, al fine di assicurarne la tempestività e la coerenza reciproca.
I piccoli appalti
Ma le novità non si fermano alla differita abrogazione del Regolamento n. 207/2010 e riguardano, anche, i piccoli appalti ed i lavori in house delle concessionarie. Per quanto concerne i piccoli appalti, la versione definitiva del d.lgs. non contiene le modifiche richieste del Parlamento e del Consiglio di Stato relative alla opportunità di rendere obbligatorie, per gli appalti sopra i 150mila euro, le gare precedute da un bando e, con grande sorpresa, resta la possibilità di affidare gli appalti fino a un milione con una procedura negoziata senza bando, con la consultazione di dieci imprese. Relativamente, poi, ai lavori delle concessionarie viene confermata la soglia dell’80% da affidare con gara e salta, quindi, la deroga che avrebbe permesso alle società concessionarie di continuare a realizzare i lavori in house, se gestiti attraverso risorse interne.