Regole stringenti sulla rotazione degli inviti, autodichiarazioni, ma soprattutto verifiche per evitare l’elusione della concorrenza o il frazionamento improprio degli importi.Sono entrate in vigore sabato 7 aprile le linee guida Anac sui contratti sotto soglia, attuative del Codice Appalti (D.lgs.50/2016). Negli appalti di importo inferiore alle soglie comunitarie non si seguono le procedure ordinarie, ma la Stazione Appaltante invita un numero predefinito di operatori economici. Si tratta di una semplificazione, che potrebbe indurre alcuni soggetti ad un “frazionamento improprio” dell’appalto, cioè alla sua scomposizione in più lavorazioni apparentemente distinte con l’obiettivo di abbassare l’importo a base di gara e utilizzare regole meno stringenti. Sono quindi previsti dei controlli per evitarlo. Ad esempio per le opere di urbanizzazione a scomputo totale o parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso di costruire, nel calcolo del valore stimato devono essere cumulativamente considerati tutti i lavori di urbanizzazione primaria e secondaria anche se appartenenti a diversi lotti, connessi ai lavori oggetto di permesso di costruire.Per neutralizzare qualunque rischio sono stati adottati una serie di stratagemmi, tra cui il principio di rotazione degli inviti. Il contraente uscente non può essere invitato ad una procedura rientrante nella stessa categoria di opere o nello stesso settore merceologico perché potrebbe aver acquisito una posizione di vantaggio per le informazioni acquisite durante il pregresso affidamento. Per lo stesso motivo non può essere inviato neanche all’operatore invitato nella precedente procedura di selezione, ma poi non risultato affidatario.Ci possono essere tuttavia alcune eccezioni, che devono essere adeguatamente motivate.