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Codice Appalti, piccole correzioni alle soglie delle gare di progettazione


Con le correzioni formali al nuovo Codice Appalti arrivano anche piccoli aggiustamenti sulle soglie per l’affidamento degli incarichi di progettazione. Nulla di eclatante, la differenza infatti è di pochi centesimi, tanto che anche queste precisazioni possono essere considerate solo materiali. L’affidamento diretto degli incarichi sarà possibile per importi inferiori a 40mila euro. Nella versione del Codice pubblicata ad aprile era invece previsto un imposto inferiore o uguale a 40mila euro. Cambiano di conseguenza anche gli altri scaglioni di importo. Per le gare di progettazione di importo pari o superiore a 40mila euro (non più superiore) e inferiore a 100mila euro (non più inferiore o uguale) si userà la procedura negoziata con invito rivolto ad almeno cinque operatori del settore. Dai 100mila euro in su si utilizzerà la procedura aperta o ristretta. Si tratta delle procedure regolate dagli articoli 60 e 61 del Codice Appalti, in cui qualunque operatore può presentare domanda di partecipazione in risposta ad un avviso di indizione di gara. Il comunicato di rettifica al Codice Appalti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 luglio 2016. Non ha apportato variazioni sostanziali, ma ha corretto solo spazi mancanti, concordanze sbagliate e segni di punteggiatura. Errori dovuti alla fretta con cui è stato pubblicato il Codice.

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