Nuove soglie per le procedure negoziate, subappalto, incentivi del 2% alla progettazione dei tecnici della Pa, Fondo Salva-cantieri e Tutela su chi firma gare e contratti: sono questi le 5 ipotesi su cui le due forze della maggioranza giallo-verde stanno discutendo nelle commissioni riunite lavori pubblici (8a) e ambiente (13a) del Senato per uscire dalla situazione di stallo venutasi a creare sul disegno di legge di conversione del decreto legge 18 aprile 2019, n. 32 cosiddetto «sblocca-cantieri».Il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti è, in verità, abbondantemente scaduto e mentre si discute nelle due commissioni riunite degli oltre 1.000 emendamenti presentati su tutto il decreto-legge dei quali circa 600 sono concentrati soltanto sulle modifiche al Codice dei contratti di cui al D.lgs. n. 50/2016, sul sito del Senato non ci sono novità e non sono riportati sino a stamattina né gli emendamenti già presentati, né i verbali delle sedute del 9 e del 10 maggio. In mancanza di informazioni ufficiali, riportiamo, qui di seguito le voci di corridoio relative alle tre precedenti ipotesi di emendamenti.Nuove soglie per le procedure negoziate – La possibilità dell’utilizzazione della procedura negoziata dovrebbe essere aumentata da 150.000 a 1.000.000 di euro con l’obbligatorietà di utilizzare la procedura aperta per importi maggiori ad 1.000.000 di euro. In pratica le aministrazioni comunali potranno proceere all’affidamento dei lavori utilizzanod la stessa procedura originariamente prevista per importi sino a 150.000 con la modifica del numero di operatori con cui effettuare la consultazione e le previsioni sono le seguenti:
per importi da 40.000 a 150.000 euro con consultazione di 3 operatori economici
per importi da 150.000 a 350.000 euro con consultazione di 10 operatori economici
per importi da 350.000 a 1.000.000 euro con consultazione di 15 operatori economici
Quindi, da 40.000 euro ad 1.000.000 di euro procedura aperta con operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi mentre per importi superiori ad 1.000.000 di euro sarà obbligatorio il ricorso alla procedura aperta.Subappalto – Riduzione delle percentuale massima subappaltabile dal 50% al 40% sulla base della percentuale stabilita gara per gara dalle stazioni appaltanti con eliminazione, anche, della possibilità per i concorrenti a una gara di proporsi come subappaltatori dell’impresa che vince la stessa gara.Incentivi del 2% alla progettazione dei tecnici della Pa – Retromarcia sugli incentivi del 2% alla progettazione dei tecnici della Pa che, invece, tornerebbero ad occuparsi, come previsto dal D.lgs. n. 50/2016, delle attività di programmazione e controllo.Fondo Salva-cantieri – La crisi del settore ha reso particolarmente evidente negli ultimi mesi, con l’apertura di procedure di concordato a carico delle imprese di maggiori dimensioni, le problematiche correlate alla soddisfazione dei crediti di sub-fornitori e sub-appaltatori che svolgono un ruolo nevralgico per il completamento delle opere pubblicheSembra sia ritenuto necessaria, quindi, l’introduzione di un meccanismo generale di salvaguardia per questi soggetti che consenta, grazie a un fondo “salva-cantieri”, di anticipare una gran parte dei crediti vantati in casi di mancati pagamenti per crisi di impresa. Il Fondo verrebbe alimentato con piccole contribuzioni da parte del soggetto che si aggiudica l’appalto.Tutela su chi firma gare e contratti – Per quanto riguarda la tutela di chi firma gare e contratti, comprese Regioni ed enti locali, un emendamento punta, per i lavori sopra i 150 mila euro, a proteggere questi soggetti dalla responsabilità erariale, permettendo di richiedere il controllo preventivo della Corte dei Conti e di godere, in tal modo, del regime di esclusione della colpa grave. La norma proposta concilia le esigenze di legalità dell’azione amministrativa con una maggiore speditezza nello svolgimento degli appalti e nell’adozione dei contratti.In attesa del parere della Commissione Bilancio atteso per lunedì 14 maggio, le due Commissioni riunite cercheranno di esitare il provvedimento in tempo per portarlo in aula entro il 17 maggio in modo di procedere all’approvazione dello stesso ì, presumibilmente con voto di fiducia, prima dello stop ai lavori del Parlamento imposto dalle elezioni europee del 26 maggio.