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Appalti sotto soglia, Anac propone un sistema di rotazione degli inviti più elastico


Principio di rotazione degli inviti più elastico, controlli più leggeri sui requisiti in caso di affidamento diretto degli incarichi e possibilità di autocertificare i requisiti negli appalti urgenti. L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), dopo il Correttivo al Codice Appalti , ha messo in consultazione un documento (Contratti sotto la soglia comunitaria aggiornate al D.lgs. 56/2017) che sostituirà le Linee Guida n.4 (Contratti sotto la soglia comunitaria, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 274 del 23 novembre 2016) e ha invitato gli operatori ad esprimersi su una serie di proposte alternative.Secondo l’Anticorruzione ci sono degli aspetti irrisolti per rendere il mercato degli appalti più spedito, ma sempre con un occhio di riguardo alla legalità. Gli operatori potranno esprimere le loro osservazioni fino a lunedì 25 settembre.Sul principio di rotazione degli inviti nelle gare sotto soglia si è recentemente pronunciato anche il Consiglio di Stato,ribadendo la sua obbligatorietà. Tuttavia, l’Anac propone regole più elastiche, senza perdere di vista la tutela della legalità e della concorrenza, sulla base di una serie di considerazioni. In primo luogo, l’esclusione a priori dell’operatore uscente significa che la Stazione Appaltante dovrà privarsi di un soggetto che si è comportato in modo corretto ed efficiente. A sua volta l’operatore, sapendo che non sarà richiamato, non sarà incentivato a mantenere un comportamento corretto, anzi, ci sarà il rischio che formuli offerte molto competitive per prestazioni che poi non sarà in grado di mantenere. D’altra parte, l’Anac invita a considerare che il consolidarsi di rapporti tra stazione appaltante e singoli operatori economici aumenta il rischio di rendite di posizione, corruzione o favoritismi.L’Anac sottolinea inoltre che i contratti sotto soglia comunitaria, via via affidati da una determinata stazione appaltante, possono essere di importo molto differente tra loro. In presenza di un rigido principio di rotazione, l’operatore economico che è invitato a partecipare alla procedura per l’affidamento di un contratto di modico valore potrebbe vedersi pregiudicata la possibilità di essere invitato a presentare un’offerta per l’aggiudicazione di un contratto di ben più considerevole importo.Secondo l’Anticorruzione, una possibile soluzione sarebbe dividere gli elenchi degli operatori per fasce di importo in modo che un operatore economico invitato per un affidamento rientrante in una determinata sezione non possa partecipare a procedure per affidamenti relativi alla medesima sezione.C’è infine un’altra questione, sottolinea l’Anac. Nel caso in cui si confermi il divieto di estrarre nuovamente un soggetto già selezionato, in che momento sarebbe necessario superare il divieto? Man mano che si eliminano dall’elenco i soggetti già selezionati, spiega l’Anticorruzione, si riduce il numero dei concorrenti, rischiando di rendere prevedibile la lista dei selezionati per determinate procedure. Ad un certo punto, da decidere insieme agli operatori del settore, bisognerebbe quindi riammettere gli operatori già selezionati.Per la verifica dei requisiti dell’aggiudicatario nel caso di affidamento diretto, l’Anac propone quattro alternative: – verificare che l’aggiudicatario possieda tutti i requisiti previsti, come accade per le procedure negoziate, in modo da tutelare l’interesse pubblico e la legalità; – dare alle Stazioni Appaltanti la possibilità di non effettuare il controllo dei requisiti di ordine generale e speciale in determinati casi, ad esempio sotto certe soglie, da decidere, o per gli acquisti sul mercato elettronico, che già prevede dei controlli a campione; – limitare le verifiche alle eventuali annotazioni presenti sul casellario informatico dell’Autorità; – limitare i controlli a quelli considerati obbligatori dalla Direttiva 2014/24/UE (assenza di condanne penali e di irregolarità fiscali e contributive).

Per quanto riguarda i contratti da eseguire tempestivamente, con tempi non compatibili alle procedure ordinarie, l’Anac suggerisce questo meccanismo: le Stazioni Appaltanti dovrebbero chiedere all’operatore economico selezionato di autocertificare il possesso dei requisiti e il pagamento del corrispettivo previsto avverrebbe solo dopo una verifica positiva. In mancanza dei requisiti autocertificati, l’Amministrazione potrebbe recedere dal contratto.Per capire in che direzione andranno le nuove linee guida si dovrà attendere l’esito della consultazione.

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