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Codice degli Appalti aggiornato. Antitrust ritiene che ‘restano molte criticità’


Secondo l’Antitrust , il Codice degli Appalti diventa operativo ma non in pieno in quanto iI decreti attuativi sono circa sessanta e solo per alcuni è stato previsto un termine per l’adozione. Ciò comporta che l’obiettivo di introdurre una cornice regolatoria chiara, sistematica e unitaria viene meno.

La procedura prevista dal nuovo Codice degli appalti, ritiene l’Antitrust, risulta essere scarsamente operativa ed efficace a causa del rinvio dei contenuti essenziali ad un futuro dpcm, ma non solo, perché la decisione di attribuire la gestione della procedura al soggetto che propone l’opera rischia di farle perdere il necessario carattere di imparzialità e di dare adito a nuove opposizioni.

Il rating di legalità, ha ricordato l’Antitrust, permette alle imprese di aumentare le possibilità di accesso al credito e di partecipazione alle gare di appalto. Secondo la normativa sugli appalti,esso sarà utilizzato per ottenere il rating di impresa, che darà la possibilità di ottenere un punteggio aggiuntivo nelle gare da aggiudicare col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

L’Antitrust ha sottolineato che il rating di legalità può essere chiesto dalle imprese che operano sul territorio italiano e che fatturano come minimo 2 milioni di euro all’anno, ma per le altre imprese, che non rientrano in questi requisiti, il Codice Appalti dovrebbe prevedere delle misure compensative. In caso contrario, ci sarebbe una disparità di trattamento.

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