Il decreto correttivo al Codice è ormai diventato un “giallo” per il fatto che, ad oggi ,ancora non è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale , nonostante il testo sia stato approvato dal Consiglio dei Ministri da 20 giorni e firmato dal Presidente della Repubblica da 15 giorni.
Non si conoscono le motivazioni ufficiali di un ritardo così eccessivo e la mancanza di comunicazioni da parte del Ministero competente è imbarazzante .
Tale ritardo fa fare diverse ipotesi sulla situazione , ossia esso è riconducibile a:
tempi fisiologici al poligrafico dello Stato;
un lavoro di revisione del testo per evitare una nuova maxi-errata corrige;
necessità di trovare una soluzione, ancor prima della pubblicazione del correttivo in Gazzetta, ai mal di pancia successivi alla cancellazione del comma 2 dell’articolo 211 relativo alla misura che dava all’ANAC il potere di intimare alle Pubbliche Amministrazioni la rimozione in autotutela degli atti illegittimi.
Ciò che si può affermare con certezza sono i record che ormai sta battendo il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e soprattutto da sottolineare il primato dei 21 giorni ad oggi dall’approvazione del decreto correttivo da parte del Consiglio dei Ministri.
Come un buon giallo speriamo di scoprire presto il colpevole.