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Il “decreto correttivo” al nuovo codice appalti


Il testo del “Correttivo” al nuovo Codice appalti, che era stato diffuso dal Ministro delle Infrastrutture e trasporti, è stato trasmesso – con le modifiche recepite dopo la valutazione delle proposte emerse in sede di consultazione che hanno arricchito la bozza del provvedimento inserendo molti dei suggerimenti arrivati dagli operatori del mercato – alle competenti Commissioni parlamentari. Dopo alcuni mesi dall’adozione del D. Leg.vo 50/2016 si è ritenuto, quindi, necessario avvalersi della facoltà concessa al Governo dall’art. 1, comma 8, della L. delega 11/2016, che autorizza, entro un anno dalla data di entrata in vigore del D. Leg.vo 50/2016, ad adottare disposizioni correttive e integrative del predetto Codice, nel rispetto dei medesimi principi e criteri direttivi della delega, nonché delle procedure di emanazione ivi previste. La bozza del decreto, in seguito alla fase di consultazione con gli operatori del mercato, è ora composta da 121 articoli (inizialmente erano 84) che dispongono numerose correzioni ai 220 articoli del D. Leg.vo 50/2016, e tiene conto delle consultazioni effettuate dal Parlamento con le principali stazioni appaltanti e associazioni di categoria, delle osservazioni formulate dall’ANAC e dal Consiglio di Stato, nonché dei suggerimenti provenienti da Regioni e Comuni. Le modifiche proposte sono mirate a perfezionare l’impianto normativo senza intaccarlo, con lo scopo di migliorarne l’omogeneità, la chiarezza e l’adeguatezza, in modo da perseguire l’obiettivo dello sviluppo del settore che la stessa L. delega 11/2016 si era prefissata. Per facilitare l’esame delle molte disposizioni introdotte dal correttivo, si rende disponibile in allegato il testo coordinato del D. Leg.vo 50/2016 con le modifiche apportate.ITER PER L’APPROVAZIONE – Il testo del provvedimento, proposto dal Consiglio dei Ministri, è stato sottoposto a una fase di consultazione aperta tra gli operatori del mercato, volta a tener conto delle difficoltà incontrate dai soggetti pubblici e privati del settore dall’entrata in vigore del nuovo Codice appalti. Terminata la fase consultiva, il Consiglio dei Ministri ha dato il primo via libera e il provvedimento è stato trasmesso al Consiglio di Stato, alle Commissioni parlamentari e alla Conferenza unificata, per i necessari pareri, per essere poi definitivamente approvato dopo il secondo esame del Governo. In base all’art. 1, comma 8, della L. delega 11/2016, la delega per l’emanazione del provvedimento in esame scade il 19/04/2017 (un anno dopo l’entrata in vigore del D. Leg.vo 50/2016).

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