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Avvalimento e attestazione SOA: la sentenza del CdS


Il Consiglio di Stato, Sez. V, con la sentenza n. 852 del 23 febbraio 2017, si è pronunciato sull’obbligo di indicare che nel contratto di avvalimento tutti gli elementi necessari per il conseguimento dell’attestazione SOA. I giudici di Palazzo Spada hanno così statuito: “Poichè l’attestazione SOA costituisce il frutto di una valutazione complessiva degli svariati elementi facenti parte dell’organizzazione aziendale, che non coincide con la mera sommatoria degli stessi e che non ne consente una considerazione atomistica, deve ritenersi che il contratto di avvalimento finalizzato a munire l’impresa ausiliata dell’attestazione SOA necessaria per partecipare alla gara deve avere ad oggetto il prestito dell’insieme delle dette risorse e tale oggetto dev’essere puntualmente determinato dal contratto, ovvero agevolmente determinabile dal tenore complessivo del documento”. Ai fini dell’aggiudicazione di contratti pubblici, le imprese partecipanti devono dimostrare il possesso continuativo dei requisiti generali e speciali, e quindi non solo alla data di scadenza del termine per la presentazione della richiesta di partecipazione alla gara, ma anche lungo l’intera durata della procedura stessa fino all’aggiudicazione definitiva ed alla stipula del contratto, per tutto il periodo dell’esecuzione dello stesso, senza soluzione di continuità.

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