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Documento di Gara Unico Europeo (DGUE): dall’UE il servizio di compilazione e riutilizzo


L’art. 85 del nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. n. 50/2016) recepisce l’art. 59 della Direttiva 2014/24/UE e introdotto nel nostro ordinamento il documento di gara unico europeo (DGUE), che consiste in un’autodichiarazione fornita, esclusivamente in forma elettronica a decorrere dal 18 aprile 2018 (articolo 90, paragrafo 3 della Direttiva 2014/24/UE), come prova documentale preliminare in sostituzione dei certificati rilasciati da autorità pubbliche o terzi, in cui si conferma che l’operatore economico soddisfa una serie di condizioni e con cui sono rese le informazioni rilevanti richieste dalla stazione appaltante. Essendo un mezzo di prova preliminare, alle stazioni appaltanti è consentito chiedere a offerenti e candidati, in qualsiasi momento nel corso della procedura, di presentare tutti i documenti complementari o parte di essi, qualora questo sia necessario per assicurare il corretto svolgimento della procedura. Ciò non può però essere richiesto qualora tali documenti siano già presenti nella Banca dati nazionale degli operatori economici istituita dall’articolo 81 presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il modello di formulario per il DGUE è stato approvato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 2016/7 della Commissione del 5 gennaio 2016. Il documento di gara unico europeo (DGUE) è, quindi, un’autodichiarazione dell’impresa sulla propria situazione finanziaria, sulle proprie capacità e sulla propria idoneità per una procedura di appalto pubblico. È disponibile in tutte le lingue dell’UE e si usa per indicare in via preliminare il soddisfacimento delle condizioni prescritte nelle procedure di appalto pubblico nell’UE. Grazie al DGUE gli offerenti non devono più fornire piene prove documentali e ricorrere ai diversi moduli precedentemente in uso negli appalti UE, il che costituisce una notevole semplificazione dell’accesso agli appalti transfrontalieri. A partire da ottobre 2018 il DGUE è fornito esclusivamente in forma elettronica. Al fine di semplificare la vita agli operatori del settore, la Commissione europea ha pubblicato online gratuitamente un servizio web a disposizione degli acquirenti, degli offerenti e di altre parti interessate a compilare il DGUE elettronicamente. Il modulo on line può essere compilato, stampato e poi inoltrato all’acquirente con le altre parti dell’offerta. Se la procedura è esperita elettronicamente il DGUE può essere esportato, salvato e presentato elettronicamente. Il DGUE presentato in una procedura di appalto pubblico precedente può essere riutilizzato a condizione che le informazioni siano ancora valide. Gli offerenti possono essere esclusi dalla procedura di appalto o essere perseguiti se nel DGUE sono presentate informazioni gravemente mendaci, omesse o che non possono essere comprovate dai documenti complementari.

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